14 maggio 2010

Piano di Bacino di Traffico: Assegno da 200 milioni per il Trasporto Pubblico

200 milioni circa in dieci anni. E’ questo il peso economico del piano di bacino di traffico della Valle d’Aosta per il periodo 2011-2020 approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e che entro il mese di giugno dovrebbe essere sottoposto all’attenzione del Consiglio regionale. Il servizio sarà assegnato, come già nel 2001 con un appalto europeo ad evidenza pubblica il cui bando dovrebbe essere presentato entro il mese di giugno e l’aggiudicazione della gara dovrebbe avvenire a dicembre, secondo un primo cronoprogramma predisposto dall'Assessorato ai Trasporti.

L'appalto europeo
Nel 2001 i sei sub bacini furono appannaggio tutti di aziende locali: Savda, Sadem, Svap e Vita. Nel frattempo dal 2005 la Sadem si è scissa da Savda ed è entrata nel gruppo SAB, controllato da Arriva plc-UK, organizzazione europea leader nel settore privato del trasporto di persone, a sua volta, proprio in questi giorni, sotto opa da parte della Ferrovie Tedesche, una presenza indubbiamente che non passa inosservata da parte degli imprenditori locali. Luigi Dayné, presidente della società Cooperativa Svap (circa 8 milioni di fatturato e 57 mezzi, che proprio in questi giorni ha ceduto il testimone al figlio), ad esempio, non nasconde la sua preoccupazione. «Si tratta di gruppi potentissimi – commenta – e noi siamo davvero piccoli rispetto a loro». In attesa che si definiscano bene le caratteristiche dell’appalto e, soprattutto, si comprendano quali sono i contendenti che si sfideranno l’unica certezza è che la rete di trasporto è stata ridefinita in maniera nuova.

Una rete nuova
I bacini di traffico sono diventati infatti tre: Alta Valle (Percorrenza km complessiva stimata: 1.736.000 km di cui servizi minimi 1.424.000 km e servizi integrativi 312.000 km), Centro Valle ( 2.579.000 km di cui minimi 2.398.000 km e integrativi 181.000 km) e Bassa Valle (3.811.000 km di cui minimi 2.737.000 km e integrativi 1.074.000 km). Giuseppe Bordon, proprietario di Savda (11 milioni di fatturato nel 2009 e un parco mezzi di 112 unità) evidentemente non temendo la concorrenza, arriva a sostenere che avrebbe gradito il bacino unico, come avviene ad esempio per la provincia di Torino. «Sono convinto che se le imprese valdostane – spiega – potessero presentarsi insieme in un unico bacino potrebbero affrontare a testa alta la gara. Noi comunque per qualificare ulteriormente la nostra competitività stiamo completando la certificazione di qualità Iso 14000».

Il rischio
Nessuno lo dice chiaramente ma la diminuzione dei bacini, come è scritto invece nero bianco sul piano, risponde proprio al principio che «la riduzione del numero di gestori aiuta la semplificazione dell’attività di controllo e interlocuzione della Regione». Perdere l’appalto significa rimanere fuori dal trasporto pubblico regionale per un decennio, un’evenienza pesante per uno qualunque dei players attualmente in gioco. Il primo obiettivo del Piano è poi quello di migliorare l’attuale quota di mobilità che utilizza il mezzo pubblico. La media regionale è pari a circa il 21%, ma con valori, nelle aree immediatamente intorno ad Aosta, dove peraltro la domanda è più elevata, che scendono anche al 10-13%. Per l’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz «L’aumento della quota percentuale di utilizzatori dei servizi di trasporto locale, come si legge nel piano, deve essere perseguito attraverso la costruzione di un’offerta integrata e aderente alle caratteristiche e alle esigenze della domanda, che, soprattutto nelle relazioni a forte domanda di mobilità, sia in grado di garantire: regolarità di orari e percorsi; soluzioni effettivamente competitive con il mezzo privato in termini di tempi di percorrenza e di qualità; facilità di memorizzazione degli orari e semplicità di comprensione della rete in modo da rispondere nella misura più ampia possibile alle esigenze normalmente soddisfatte dal mezzo privato».

In conclusione
Una missione davvero complessa perché si tratta di entrare prima di tutto nella mente dei valdostani che nel loro rapporto con il mezzo pubblico sono molto italiani. «Proprio recentemente – conclude Bordon – una ricerca dell’Isfort ha evidenziato come a livello nazionale dieci anni di politiche di mobilità sostenibile non siano servite a nulla. L’unico mezzo di trasporto il cui utilizzo continua a crescere è l’auto privata».



Cronoprogramma della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale con autobus in Valle d’Aosta per il periodo 2011-2020

Giugno 2010: pubblicazione bando



Luglio 2010: presentazione richieste di partecipazione ed invio inviti



Settembre 2010: presentazione offerte



Ottobre-Novembre 2010: lavori della commissione di gara



Dicembre 2010: Aggiudicazioni provvisoria e definitiva



Gennaio 2011: firma contratto

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