8 ottobre 2014

Quarto trimestre 2014: #Confindustria Valle d#Aosta segnala pessimismo tra gli imprenditori


Confindustria Valle d'Aosta ha reso noti oggi i risultati della sua indagine trimestrale previsionale, redatta dallo staff guidato da Edda Crosa. Si tratta del quarto trimestre 2014. Come sempre ti propongo la nota predisposta dall'associazione.

IN SINTESI

L’indagine previsionale relativa al quarto trimestre di quest’anno, effettuata da Confindustria Valle d’Aosta su di un campione significativo di imprese associate (27%), mostra un peggioramento, in linea con il dato nazionale, delle aspettative del mondo imprenditoriale della Regione circa una imminente uscita dalla crisi. L’idea che gli imprenditori hanno per i prossimi mesi è generalmente meno ottimistica di quella del terzo trimestre del 2014. Da evidenziare è soprattutto il brusco calo delle aspettative circa la produzione totale e per le esportazioni.

In particolare, peggiora la situazione per quanto riguarda il carnet ordini degli imprenditori con un consequenziale calo del parametro relativo al grado medio di utilizzo degli impianti (più evidente nel
settore dei servizi). Meno roseo rispetto a tre mesi fa è anche lo scenario concernente l’acquisizione di nuovi ordini, dell’export e della produzione. In linea con il peggioramento delle aspettative circa una rapida ripresa è il dato relativo agli investimenti, all’occupazione e dal ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni.

«Dopo un terzo trimestre che aveva fatto registrare indicatori in miglioramento – afferma il Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Monica Pirovano l’ultimo trimestre 2014 segna una battuta d’arresto raffreddando i segnali di ripresa emersi prima dell’estate. Questi risultati sono peraltro totalmente in linea a quelli emersi a livello nazionale, dove il miglioramento dei dati qualitativi, osservato a partire dal luglio 2013, che faceva sperare in una possibilità di aumento della spesa, ha subito in luglio e ad agosto di quest’anno, una brusca correzione. A preoccupare maggiormente è il dato relativo alla produzione che risente molto dell’andamento della domanda interna. A questo punto è vitale far tornare le imprese e le famiglie ad avere fiducia nel futuro attraverso politiche monetarie adeguate e riforme strutturali; la ripresa è, infatti, ancora molto fragile nella nostra Regione ed esposta ai condizionamenti del difficile contesto economico globale».

IL QUADRO CONGIUNTURALE

L’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre 2014, effettuata da Confindustria Valle d’Aosta, mostra un peggioramento, in linea con il dato nazionale, delle aspettative del mondo imprenditoriale della Regione circa una imminente uscita dalla crisi. L’idea che gli imprenditori hanno per i prossimi mesi è generalmente meno ottimistica di quella del terzo trimestre del 2014. Da evidenziare è soprattutto il brusco calo delle aspettative circa la produzione totale e per le esportazioni.

Peggiora la situazione per quanto riguarda il carnet ordini degli imprenditori: le aziende che ritengono che esso sia sufficiente a coprire da 1 a 3 mesi la capacità produttiva aziendale, scendono dal 59% al 31,8% con conseguente incremento dei carnet ordini di breve durata (inferiore al mese) che crescono dal 18,18% al 22,73%. Cala conseguentemente anche il parametro relativo al grado medio di utilizzo degli impianti che passa dal 74,64 del trimestre precedente al 58,53% dell’attuale. Il calo riguarda soprattutto il settore dei servizi, meno sensibile è, invece, la diminuzione relativa al manifatturiero. Per quanto concerne il parametro relativo alla variazione negli investimenti programmati, prosegue il trend positivo fatto registrare lo scorso trimestre benché si registri una percentuale elevata (96%) di imprenditori che non prevede di variare gli investimenti programmati. Resta molto bassa la percentuale di imprese che prevede una variazione in aumento degli investimenti programmati (4%). A settembre la percentuale degli imprenditori che dichiara un andamento dei pagamenti in ritardo è del 64%, in aumento rispetto al 58,62% fatto registrare lo scorso trimestre. A dichiarare un andamento normale è il 36% del campione intervistato.
La media dei giorni di attesa rispetto ai termini di pagamento pattuiti si attesta a 77 giorni e per le pubbliche amministrazioni passa da 68 a 85 giorni.

L'EVOLUZIONE A BREVE – LE PROSPETTIVE

Le previsioni degli imprenditori valdostani per il quarto trimestre del 2014, in linea con quelle nazionali, evidenziano aspettative meno ottimistiche di quelle dell’ultimo trimestre, complice soprattutto il peggioramento che si riscontra sulle aspettative per la produzione e per le esportazioni. I risultati dell’indagine, tuttavia, sembrerebbero mostrare un manifatturiero più reattivo mentre i servizi, soprattutto quelli legati al settore dell’edilizia, manifestano una perdurante difficoltà ad uscire dalla crisi. In merito all’acquisizione di nuovi ordini e alle esportazioni lo scenario è infatti meno roseo rispetto a tre mesi fa: per quanto riguarda il primo parametro il saldo torna negativo, facendo registrare un -8,70%; più preoccupante il dato che riguarda le esportazioni, il saldo arriva addirittura a far registrare un -31,25%. Ad essere maggiormente colpito, sia per quanto concerne gli ordini totali che per l’export, è soprattutto il settore alimentare. Sul fronte della produzione dopo il miglioramento fatto registrare lo scorso trimestre, il saldo si attesta nuovamente su valori negativi (12,50%).

In linea con il peggioramento delle aspettative circa una rapida ripresa è il dato relativo agli investimenti: diminuiscono infatti le imprese che si dichiarano propense ad investire per ampliamento della capacità produttiva passando dal 29% al 21%, mentre per la sostituzione di impianti preesistenti la quota di imprese passa dal 26% al 28%. La metà delle imprese non ha in programma nessun investimento.
Le aspettative in merito all’andamento occupazionale rimangono in territorio positivo anche se il saldo arretra a +7,14% rispetto al +12,50% fatto registrare lo scorso trimestre. In coerenza con quest’ultimo dato peggiora quello relativo al ricorso allo strumento della Cassa Integrazione: passa al 18,52% rispetto al 10%
fatto registrare lo scorso trimestre il numero delle imprese che ritiene di dover ricorrere a questo strumento.

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